Costruzione
Isolato rispetto al piccolo abitato sottostante è raggiungibile attraverso due strade. La strada più antica, detta la Solata almeno a partire dagli ultimi anni del 500, raggiunge il castello da nord-est partendo alla sinistra dellex edificio comunale, al posto del quale esisteva, fino alla fine dell800, loratorio di San Rocco ed attorno a cui si trovava un forno per il pane e losteria. Superata la prima porta del castello, detta del Moro, si arriva nella piazzetta della scuderia. Salendo ulteriormente si giunge ai piedi del castello dove si aprono due ingressi. Attraverso la porta detta di Ferro, si entra nel cortile inferiore in cui si trova il pozzo di acqua viva, la Cappella barocca di San Giovanni (1727) ed il grande scalone di pietra (1780) che conduce al cortile superiore; attraverso landrone di quella che veniva chiamata la porta verde si giunge invece nel più ampio cortile meridionale. La seconda strada è quella che oggi è ritenuta la strada di accesso principale al castello, benché la sua realizzazione risalga alla seconda metà dell800. Attraverso tre tornanti raggiunge il castello da sud, regalando al visitatore la vista del corpo sud-orientale, con i giardini terrazzati, la torre angolare merlata (1420 circa) e la manica sud-occidentale con la sua facciata barocca (1759-1776).
La costruzione si adatta alla morfologia della collina ed il piano nobile del castello è pertanto in alcune zone a diretto contatto con il suolo, mentre in altre sovrasta ben due piani di cantine. E facile rendersi conto di come il castello di Castellengo sia il risultato di una serie di interventi di diversa entità e qualità che hanno via via cancellato o nascosto gli elementi maggiormente caratterizzanti dellarchitettura militare medioevale. E impossibile parlare di un aspetto originario del castello dato che gli eventi architettonici si sono succeduti con ritmi e modalità diverse fin dai primi anni del medioevo, ovvero quando ancora la funzione militare era prioritaria.
Laspetto attuale del castello è quello assunto nei secoli XVII e XVIII a seguito di una serie di interventi volti a trasformare il maniero in residenza signorile voluti della famiglia dei Conti Frichignono che possedette il feudo ed il castello di Castellengo dai primi anni del 400 fino alla seconda metà dell800. Oggi il castello è di proprietà di diverse famiglie e sta riacquistando , seppure in parte, il passato decoro.
Alcuni antichi inventari ci informano sulle destinazioni duso delle stanze che tuttavia sono state più volte cambiate nel corso degli anni.
Gli stessi inventari ci informano con precisione sullarredo e gli oggetti contenuti nel castello, oggi purtroppo interamente dispersi.
I materiali da costruzione sono per lo più quelli reperibili in loco: ciottoli di fiume semplici o lavorati in conci; largilla nelle diverse forme del mattone, delle pianelle in cotto o dei coppi; il legno di rovere (per le travi portanti e serramenti esterni), di noce (per i serramenti interni ed i palchetti) di pioppo (per i tavolati dei solai e per i serramenti interni). Da un punto di vista strutturale gli ambienti seminterrati delle cantine sono ovunque coperti con volte in laterizio a botte o a crociera, con lunica eccezione dellandrone del pozzo. Al piano nobile si trovano alcuni ambienti coperti a volta sebbene nella maggioranza dei casi i soffitti siano in legno, talvolta a cassettoni decorati. Al piano superiore i solai sono tutti lignei, sebbene in alcune sale questi siano coperti da volte in cannicciato intonacato a calce. I pavimenti più antichi sono per lo più in cotto, ma al piano nobile si trovano anche palchetti in legno o pavimenti in mosaico, tra cui spiccano per bellezza e stato di conservazione quelli dell Appartamentino della manica barocca a sudovest. Gli ambienti si susseguono gli uni agli altri in infilata.